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PASTA LIQUIDA PER L’IRRORAZIONE DEL FRUTTETO E DEL VIGNETO

RICETTA DELLA POLTIGLIA AUSTRALIANA

Mettere del letame fresco di vacca in un sacco di tela o di nylon. L’utilizzo di tela di juta va evitato poiché contiene quasi sempre residui di pesticidi tossici. Immergere il sacco in un grande recipiente di rame, di inox o di legno, riempito di acqua pura. Lasciar macerare per 24 ore e filtrare accuratamente prima dell’impiego.

In un altro recipiente mescolare il caolino (minerale silicato di argilla) o la bentonite in una quantità di acqua sufficiente a farli gonfiare e ottenere una “zuppa” leggera. Le argille verdi e le bentoniti sono facilmente dilavabili dalla pioggia quindi è meglio usarle associate al caolino che conferisce aderenza al preparato. Filtrare il liquido e addizionarlo al primo già filtrato.

Si possono aggiungere anche escrementi di piccione, il silicato di sodio (massimo 2%) e lo zolfo bagnabile (1-2%). Diluire il preparato in acqua fino ad ottenere 250-400 l/ha. L’applicazione va fatta su tutta la pianta: prima dell’inverno, dopo la pota tura e prima del germogliamento, con la stessa attrezzatura dei trattamenti antiparassitari.

RICETTA DI EHRENFRIED PFEIFFER

Dosi per 2 ha: 2 secchi di letame fresco di vacca, 2 secchi di argilla, 1 secchio di kieserite (solfato di magnesio) o di polvere di diatomee (carbonato di calcio e diossido di silicio), decotto di 250 g di equiseto in 10 I di acqua e 200 g di preparato 500 dinamizzato in 100 I di acqua. Filtrare il preparato ottenuto e procedere con il trattamento cospargendo completamente gli alberi.

RICETTA DI VOLKMAR LUST

Consigliato come trattamento preventivo alla ticchiolatura, va impiegato in novembre e prima del germogliamento successivo.

Per 100 I di poltiglia, utilizzare 5 kg di caolino, 3 kg di solfato di potassio (potassio al 50%), 0,7 kg di zolfo bagnabile e 1 I di silicato di sodio.

La dose è 800-1000 l/ha.

PASTA PER TRONCHI E GRANDI FERITE DA TAGLIO

Fare una poltiglia di argilla (caolinite) e di letame fresco di vacca in parti uguali. Aggiungere 1% di decotto di equiseto dinamizzato per 10 minuti.

La quantità varia in base al numero di alberi da trattare. Se l’equiseto non fosse disponibile, si può usare il 2% di silicato di sodio. Stendere il composto con un pennello o con una spazzola sulle cortecce rovinate, sugli alberi in difficoltà e sulle grandi ferite da taglio. Conservare il preparato in luogo fresco finché non comincia a mandare cattivo odore.

PASTA PER TRONCHI DI MARIA THUN

1 parte letame bovino (10kg) – 1 parte argilla (10kg)

¼ parte farina di basalto (2,5 kg)

¼ parte cenere di legna (2,5 kg)

1/10 siero di latte (1 litro)

Si dinamizza per un’ora (anche con l’aggiunta dei preparati).

In sostituzione della pennellatura dei tronchi si può usare questa pasta in questo modo:

100 gr. di pasta per tronchi – 60 gr. di Fladen

In 10 litri d’acqua – si dinamizza per 20 minuti e si spruzza su tutto l’albero per tre volte in giorni di frutti.

PASTA PER TRONCHI DI VOLKMAR LUST

Dosi per 50 alberi di circa 10 anni con dimensioni del tronco principale di circa 60· 80 cm di altezza:

5 kg di caolino per stimolare, ringiovanire e proteggere dal gelo la corteccia. L’argilla agisce come mediatore tra le forze cosmiche e quelle terrestri;

3 kg di letame di vacca per stimolare la vitalità della corteccia e la formazione di ormoni;

0,5 kg di litotamnio ricco di calcio, magnesio ed oligoelementi di origine marina;

0,5 kg di basalto micronizzato, ricco anch’esso di calcio, magnesio, acido salicilico ed oligoelementi di origine vulcanica;

0,5 kg di solfato di potassio repellente per le mosche, i licheni e vari parassiti animali;

0,5 kg di silicato di sodio

Mescolare insieme gli ingredienti in un recipiente con 12 l. di acqua piovana tiepida fino a formare una poltiglia omogenea. Il silicato di sodio deve essere aggiunto all’ultimo momento perché provoca l’inspessimento e la coagulazione della poltiglia.

PASTA PER LE FERITE DI POTATURA DELLA VITE (indicazioni di Marc e Pierrette Guillemot, viticoltori in Borgogna)

Dopo aver potato, riservarsi mezz’ora per distribuire sui tagli eseguiti nel corso della giornata la pasta protettiva composta da letame fresco, argilla comune, latticello e ceneri di legna setacciate. La consistenza ottimale dell’impasto è collosa e quest’ultimo può essere conservato per qualche giorno. Volendo, si può sostituire il latticello con il decotto di equiseto.

PASTA PER LE FERITE DI POTATURA DEL VIGNETO (indicazioni di Frédéric Lafarge, viticoltore in Borgogna)

Alla fine di ciascuna giornata di potatura distribuire con un atomizzatore una miscela di decotto di equiseto, argilla, silicato di sodio e tintura di propoli. La bentonite micronizzata deve essere messa in ammollo qualche giorno prima. Il decotto di equiseto (300 g per 10 I di acqua) si può conservare al buio per circa 15 giorni. I prodotti vanno mescolati al momento della loro applicazione. Per avere 60 I di pasta liquida servono:

30 cc di silicato di sodio; 11 di decotto di equiseto;

36 gocce di propoli, in soluzione idroalcolica;

7% di bentonite micronizzata.



Le ricette sopra riportate, pur se valide hanno l'inconveniente di richiedere del letame fresco bovino (non facilmente reperibile) per questo consigliamo di sostituire delle farine di alghe essiccate (Algantis), sostanza ricca di fitocomplessi ad azione stimolante sulle piante.